Scuole amiche dell’integrazione: al Nobili il rinfresco post-consegna delle certificazioni linguistiche

Scuole amiche dell’integrazione: al Nobili il rinfresco post-consegna delle certificazioni linguistiche

Prima la cerimonia in Sala del Tricolore, poi la festa da noi, al Nobili, curata dagli studenti del Motti. E’ frutto di una rete tra Istituti Superiori, Comune e Università di Modena e Reggio la consegna di 80 certificazioni linguistiche a studentinon italofoni che dimostra come i grandi risultati si possano ottenere solo lavorando insieme. L’integrazione degli alunni stranieri passa proprio da qui, dall’imopegno delle istituzioni e dei ragazzi stessi che hanno frequentato con impegno uno dei sette corsi da 40 ore proposti durante lo scorso anno scolastico affidati a docenti specializzati, sostenendo poi con successo l’esame finale di settembre presso il Centro Linguistico di Unimore.

La cerimonia nella storica Sala del Tricolore ha visto la partecipazione degli assessori alla Scuola Raffaella Curioni e alla Città Interculturale Serena Foracchia, delle docenti di Unimore Sara Radighieri e Chiara Caglieris, della nostra dirigente (siamo la scuola capofila) Elena Guidi, delle referente del progetto prof. Giovanna Mussini e dei tanti docenti che hanno collaborato alla riuscita dei corsi di lingua annuali, schierati al fianco dei loro ragazzi. Alla consegna delle certificazioni linguistiche di livello A2, B1 e B2, è seguito un momento conviviale presso l’Istituto Nobili di via Makallè,  gestito dagli alunni dell’Istituto Motti. Il progetto è stato finanziato attraverso il Fami, Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione dell’Unione Europea che ha lo scopo di promuovere una gestione integrata del fenomeno migratorio, e ha visto la partecipazione dei seguenti Istituti: Pascal, Canossa, Chierici, Filippo Re, Galvani-Iodi, Moro, Motti, Scaruffi-Levi-tricolore, Secchi, Zanelli e Nobili.

“Quello della consegna delle certificazioni linguistiche in Sala del Tricolore è un momento importante che si rinnova anno dopo anno – spiega Giovanna Mussini, docente dell’Istituto Galvani Iodi – gli allievi, tutti non italofoni, erano stati selezionati attraverso un test che ne aveva il livello di padronanza della lingua italiana, in modo da orientarli nel corso più adatto a loro. Hanno poi frequentato le 40 ore nel corso dell’anno, ritrovandosi a settembre per un breve ripasso, prima dell’esame. I complimenti sono d’obbligo per tutti, bravissimi”.

“Siamo orgogliosi di ragazzi che si impegnano per una vera integrazione, di scuole che collaborano per il raggiungimento di obiettivi importanti e di un territorio che fa rete per affrontare nuove sfide – commenta la nostra preside Elena Guidi – insieme possiamo reperire risorse e condividere esperienze che ci permettano di prenderci concretamente cura del futuro dei nostri giovani, perchè siano cittadini attivi e persone felici e realizzate”.

 

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