Mercoledì, a Torino, gli studenti e le studentesse dell’istituto Nobili di Reggio Emilia hanno portato la loro “Terra dei popoli” sul palco dello spazio “Ogr Torino” in occasione del convegno “L’Unione Europea fa la forza” promosso dalla Fondazione Einaudi. Era stato lo stesso centro di ricerca a invitare la band dell’istituto reggiano a comporre un brano originale sull’Europa. Come racconta il professore Marco Ambrosi, che insieme ai colleghi Francesco Amato e Veronica Vezzosi coordina il progetto, tutto è nato lo scorso anno scolastico. «Durante alcuni incontri sull’Europa organizzati nelle classi, la Fondazione Einaudi si è innamorata della curiosità dei nostri ragazzi perché hanno posto domande scomode, lontane dagli schemi, diverse da quelle dei loro coetanei di tante altre scuole italiane». E lì, tra i banchi di scuola, la fondazione dedicata a uno dei padri della Repubblica italiana si è imbattuta anche nella This IIS Nobili Band.
Mesi dopo l’ha invitata al convegno dell’8 ottobre a Torino con la richiesta di scrivere una canzone sull’Europa vista con i loro occhi, quelli delle nuove generazioni. «Dicono libertà, ma nessuno ci ascolta, welcome to Europe, ma ti chiudon la porta» cantano in apertura del brano, disponibile sul canale Youtube “IIS Nobili Reggio Emilia”, girato nella Sala del Tricolore. «Europa mia, regina d’argento, parli di pace ma vivi nel vento. Chiudi le porte, ma apri i salotti, salvi le banche ma affoghi i barconi. Preghi per me che diventi violento con le armi in spalla e il cervello spento». E ancora: «Tra mille lingue, tra mille bandiere, distruggiamo confini e via le frontiere. Europa mia, non solo potere, sei casa di popoli, puoi ancora valere». A firmare il brano, che si chiude con un messaggio di speranza («noi crediamo in te Europa per darci un futuro che ora non c’è»), sono Jeremiah Adebayo, Andrea Benassi, Ivan De Pietri, Yasmine El Bahlili, Sara Esposito, Gabriele Ghirardini, Cecilia Lusuardi, Elsafy Nouh, Alessandro Rossi, Diego Secci e Valeria Simonetti. A Torino gli studenti e le studentesse hanno intonato – kefiah sulle spalle – anche “Sogni liberi”, presentato in anteprima lo scorso maggio alla festa del progetto Scuola2030 della Gazzetta di Reggio. E hanno voluto prendere la parola sulla situazione a Gaza. «Due popoli, due Stati. Palestina libera».
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