Extreme Metal: Un genere incompreso

Extreme Metal: Un genere incompreso

La musica metal non ha bisogno di presentazioni: piaccia o meno, dobbiamo prendere atto di come sia ancora oggi ascoltata da una buona fetta di popolazione, ma quando esiste un metal “per tutti” come l’heavy metal dei Black Sabbath, Deep Purple, Alice Cooper oppure Ozzy Osbourne, esiste anche un metal “elitario” per le sue sonorità, appunto, estreme. L’extreme metal è forse la prima cosa che viene in mente quando si pensa ai “metallari” e viene spesso collegato a satanismo, razzismo e qualsiasi cosa abbia a che vedere con la morte e l’odio.

Chiediamoci: è veramente così? Preparatevi, perché noi di Soundwave vi faremo scoprire il mondo dell’Extreme Metal.

Partiamo come sempre dalla solita domanda: Che cos’è l’extreme metal? Ebbene, si tratta di una macro sottocategoria del genere metal che racchiude quelli più duri e violenti (in quanto sonorità) del genere.

È una macro sottocategoria proprio perché l’extreme metal è composto da quattro generi principali e poi da  varie sottocategorie. I quattro generi “colonne portanti” dell’extreme metal sono il Doom Metal, Thrash Metal, Death Metal e infine Black Metal.

Ecco a voi un’analisi di ogni singolo genere.

Il Doom Metal ha un inizio particolare, infatti si potrebbe dire essere non solo il primo genere “extreme”, ma addirittura il primo metal vero e proprio. Per questo motivo, infatti, la band considerata l’iniziatrice del doom metal è la stessa considerata la prima band metal della storia: i Black Sabbath, con l’album Paranoid del 1970. Il doom metal è caratterizzato da ritmi lenti, note basse, un alto riverbero e dei bassi alti. Il tutto lo rende un genere all’ascolto pesante e a tratti deprimente. Per quanto i Black Sabbath siano i precursori, gli esempi migliori di band doom metal sono gli statunitensi Pentagram, i britannici Cathedral ed infine gli svedesi Candlemass che hanno reso il genere quello che può essere considerato tale.

Qui sotto: Bewitched (Candlemass – Nightfall, 1987)

Il doom metal, così come tutti gli altri, ha vari sottogeneri che mescolano varie influenze (a volte esterne e altre volte interne all’extreme) creando dei sound originali e a tratti innovativi. Nel caso del doom metal, uno dei più famosi è il Death Doom Metal. Come si può immaginare dal nome, fonde i due generi extreme metal, unendo il sound violento del death con i temi e le sonorità lente e cupe del doom. Questo insieme lo rende ancora più oscuro ed emotivo del già pesante doom metal. Esso risulta molto apprezzato da chi cerca qualcosa di più estremo e “brutale”. Un esempio di band death doom metal sono gli Asphyx o le Mythic.

Nel 1982, invece, una band chiamata Venom fece uscire il loro secondo album, Black Metal, che diede poi il nome all’omonimo genere. Quest’ultimo è caratterizzato dal suo suono sporco e veloce, spesso con una produzione scarna (in modo da avere una qualità volutamente scadente) e dal canto scream, ovvero un modo di cantare sporco e graffiato tipico del genere. Il black metal a differenza degli altri generi musicali si divide in due ondate, dove band differenti si faranno notare nel panorama dell’extreme metal.

La prima delle due nasce agli inizi degli anni ‘80 ed è pressoché la più “calma”, nonché quella considerata ancora come l’albore del genere. Infatti la prima ondata black metal, di cui fecero parte band del calibro di Bathory, Hellhammer e i già citati in precedenza Venom, aveva di particolare solo un suono molto distorto e con una produzione grezza. I testi riguardavano principalmente satanismo o folklore nordico, cercando di rimanere comunque fedeli alle ideologie delle varie band.

Qui sotto: Black Metal (Venom – Black Metal, 1982)

La seconda ondata black metal invece non fu tanto calma come la precedente. Partiamo dal presupposto che essa è nata a metà degli anni ‘80 e si è sviluppata principalmente in Scandinavia, ma ancora più nello specifico in Norvegia. Trattava (come l’altra) temi come il satanismo o l’odio verso il cristianesimo, ma il tutto sviscerato in una chiave ben più violenta ed estrema. Questo ha dato vita ad un nuovo sound più veloce, crudo e distorto chiamato “Norwegian Sound”. In più, la seconda si è resa protagonista anche di eventi criminali come l’incendio di chiese e omicidi. Il caso più famoso è sicuramente legato alla band Mayhem e in generale al gruppo di persone chiamato Black Metal Inner Circle, accusato dell’incendio di chiese intorno agli anni ‘90. Le band più note sono sicuramente i già citati Mayhem (membri del Black Metal Inner Circle), gli Immortal, gli Emperor e gli svedesi Marduk.

I principali sottogeneri del black metal sono il Symphonic Black Metal e il Melodic Black Metal. Il Symphonic Black Metal è caratterizzato dall’aggiunta di elementi orchestrali e (per come richiama il nome) sinfonici al classico black metal. Questa aggiunta rende più maestosa e a tratti epica la canzone, portando ad un vero e proprio senso di potere a chi lo ascolta. Ovviamente, l’aggiunta orchestrale non rende lo rende meno cupo, dato che i testi trattano sempre gli stessi temi e il suono di base non diventa meno violento.

Il termine “melodic” non lo ritroveremo solo nel black metal, dato che è un noto sottogenere della scena extreme generale. In pratica si concentra su una grossa quantità di parti musicali prolungate, questo tipo di sottogenere è principalmente noto nel mondo death metal, ma anche in quello black ha la sua importanza e fetta di ascoltatori. Il melodic black metal quindi unisce il classico black metal a lunghe parti melodiche, che portano quasi ad una “ipnosi”. Entrambi i sottogeneri sono legati alla seconda ondata, così come la maggior parte di quelli black metal.

Qui sotto: Deathcrush (Mayhem – Deathcrush, 1987)

Due anni dopo l’album dei Venom, nel 1983, esce il primo album considerato Thrash Metal: Kill ‘Em All dei Metallica, tra tutte forse la band più famosa tra quelle nominate. Il thrash metal infatti è forse il genere più ascoltabile per i non ascoltatori dell’extreme metal. Band come Anthrax, Megadeth, Slayer oppure i Metallica (conosciuti come i “Big Four” del genere) sono già più famosi nella scena mondiale. Questo accade perché il thrash metal trova le sue fondamenta dall’Heavy Metal e dal Punk più hardcore. Per quanto però Kill ‘Em All sia considerato il primo album thrash metal, già in precedenza si poteva ascoltare qualcosa. Infatti, anche band come i citati in precedenza Venom presero spunto da quel tipo di sound. Questo suono meno estremo di cui il thrash faceva tesoro, aiutò anche gli altri generi a ricevere un “ammorbidimento” e, di conseguenza, più ascolti. Più avanti con gli anni il thrash metal perse di popolarità, ma rimase in piedi anche grazie ad una sua modernizzazione, permettendo a band come i Lamb of God di farsi valere sul mercato mondiale del metal.

Del Thrash Metal si può considerare come sottogenere principale il Technical Thrash Metal, che sottolinea particolarmente le abilità tecniche nel suono. Le canzoni technical tendono ad avere cura al dettaglio e una maggiore precisione, sfoggiando delle impressionanti tecniche ad elevata velocità. Quest’ultimo non è solo presente nella scena thrash, ma si può ritrovare anche nella scena death, dove richiama gli stessi particolari.

Qui sotto: Raining Blood (Slayer – Reign in Blood, 1986)

Il Death Metal, infine, non ha un vero e proprio periodo di inizio, in quanto i fan sono ancora discordi su chi l’abbia creato. C’è chi dice siano i californiani Possessed con Seven Churches (1985) e chi i Death con Scream Bloody Gore (1987). C’è chi pensa che nonostante Seven Churches sia uscito prima di Scream Bloody Gore, sia più corretto dire che è quest’ultimo il vero album iniziatore del genere, in quanto quello dei californiani Possessed possedeva ancora delle forti radici thrash e questo gli permetteva di essere considerato di tutt’altro genere, Altri sostengono invece che i padri fondatori siano i Possessed in quanto nel loro album, Seven Churches, appaia una canzone chiamata Death Metal. Il death metal è caratterizzato dai suoni distorti, il cambio di tempo brusco e ovviamente la sua velocità. Inoltre, il tipo di voce è nuovamente differente, dato che è cantato in growl, che rispetto alla voce scream è più cupa e gutturale del black, da cui il genere prende comunque ispirazione (un esempio di influenza si trova nel vecchio nome dei Death, ovvero Mantas, in onore del chitarrista dei Venom). Oltre ai già citati Death e Possessed, esso è noto anche a band come i Cannibal Corpse, i Deicide e anche gli In Flames per quanto riguarda la corrente melodic death metal, che risulta più recente. Il death metal è noto anche per utilizzare tecniche come il “Palm Mutingche consiste nel poggiare la mano sulla base della chitarra per produrre un suono duro e metallico.

Di quest’ultimo vanno assolutamente considerati tre sottogeneri, due di questi sono i già citati in precedenza Technical Death Metal e Melodic Death Metal, in chiave diversa (invece che rispettivamente thrash e black ora si ripropongono come death), ma il terzo sottogenere è uno dei più noti dell’intera scena extreme metal: il Brutal Death Metal. Esso è suonato da molte band famose della scena death metal, come appunto i già citati Cannibal Corpse oppure i Suffocation. Si basa su sonorità più veloci e violente del normale death metal, portando nei testi anche temi molto più violenti, come torture, violenza e gore (ovvero violenza estrema, nei testi viene rappresentata descrivendo accuratamente gesti violenti come torture, sgozzamenti e mutilamenti). Questo rende il brutal death metal, di certo un genere non adatto ai deboli di stomaco (ed è per lo stesso motivo per cui è molto apprezzato dai fan extreme metal). Esistono ovviamente delle eccezioni dove i testi non sono così brutali, come ad esempio nel Technical Brutal Death Metal.

Qui sotto: Lack of Comprehension (Death – Human, 1991)

L’Extreme Metal influenzerà molti sottogeneri, rendendoli “hardcore ma non abbastanza”. In altri come Grindcore, Metalcore, Progressive Metal, Viking Metal, Folk Metal, Death ‘n’ Roll, ecc.. è possibile trovare peculiarità tipiche dell’extreme che possono aiutare ad un avvicinamento più “graduale” per coloro che vogliono approcciarsi a questa musica. Ancora oggi l’extreme metal continua a subire variazioni continue, stando a passo coi tempi, tant’è che molti metallari arrivano a ripudiare il “nuovo” per il “vecchio” extreme metal, ma come tutti i generi musicali (e la musica in generale), si tratta di qualcosa di molto personale.

Insomma: questo particolare genere ci insegna come la musica, anche la più strana, può essere apprezzata da tutti quando ovviamente viene capita.

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