RAGGI COSMICI: GLI STUDENTI DEL NOBILI A ERICE

RAGGI COSMICI: GLI STUDENTI DEL NOBILI A ERICE

C’erano anche gli studenti dell’IIS Nobili alla Nona Conferenza del progetto “Extreme Energy Events – La Scienza nelle Scuole” che si è svolta a Erice, in provincia di Trapani, alla presenza di 150 giovani colleghi di tutta Italia. Il progetto sostenuto dal Centro Fermi di Roma e dall’Università degli Studi di Bologna è infatti di portata nazionale e come ogni anno ha chiamato a raccolta tutti i partecipanti per discutere di raggi cosmici, presentare i risultati del lavoro svolto in sede, seguire masterclass sull’uso dei dati del progetto EEE e ascoltare lezioni sullo studio della variazione del flusso dei raggi cosmici in relazione a certi parametri come i parametri ambientali, in  relazione alle macchie solari e ad eventi astrofisici particolari come ad esempio le onde gravitazionali. “Tutti noi viviamo immersi in un flusso di raggi cosmici che hanno origine nelle zone più lontane dello spazio – commentano i professori Patrizia Poli, Stefania Ceruti e Nicola De Biase che seguono il progetto – alla loro esistenza sono legati temi di enorme interesse come il clima e l’evoluzione della vita. All’alta portata scientifica del progetto, si unisce il suo valore formativo che consiste nel coinvolgere i ragazzi in prima persona”.

LA CONFERENZA DI ERICE

Si è trattato di una “full immersion” di due giorni nelle attrezzate strutture del Centro di Cultura Scientifica “Ettore Majorana” di Erice che ha messo a contatto diretto studenti e docenti delle scuole con i ricercatori del progetto offrendo così l’occasione per scambiarsi informazioni e progettare insieme le attività previste per il futuro. “È stata un’esperienza ispiratrice – commentano gli studenti del Nobili – ci siamo potuti confrontare con studenti di altre città che sono appassionati di questa ricerca e abbiamo potuto approfondire lo studio dei raggi cosmici. In tre giorni abbiamo avuto l’occasione di misurare i raggi cosmici con le Cosmic Box – rilevatori portatili di particelle elementari – ed elaborare insieme le analisi dei dati, presentando poi il resoconto di tutto il lavoro fatto durante il convegno”.

IL PROGETTO “EEE”

Il Nobili è stato tra i primi Istituti ad aderire alla proposta del Centro Fermi mirata a realizzare ciò che Enrico Fermi stesso avrebbe voluto creare in Italia, un centro di studi e ricerche all’avanguardia in sinergia con il Cern di Ginevra, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e il Miur. Ed è proprio in collaborazione con il Cern che già nel 2007 il Nobili ha costruito il telescopio MRPC (Multigap Resistive Plate Chambers): gli studenti e i docenti di fisica ed elettronica dell’Istituto hanno poi continuato con la messa in opera del telescopio, con il monitoraggio quotidiano del suo funzionamento e quindi con la raccolta dei dati con successiva interpretazione e confronto con gli enti di ricerca coinvolti nel progetto. Ogni telescopio infatti è da mettere in coincidenza, tramite strumentazione GPS, con i telescopi di altre scuole allo scopo di rivelare i muoni (particelle elementari) e gli sciami estesi di queste particelle (grandi anche quanto intere cittadine) prodotti dai raggi cosmici primari (per la maggior parte costituiti di protoni di altissima energia, maggiore di 1019 eV). Questa ricerca aiuta a comprendere la loro origine che ancora rappresenta un mistero da risolvere. Sono dunque gli istituti scolastici a curare in rete la rilevazione degli sciami: i dati raccolti sono trasferiti in tempo reale ogni giorno durante l’intervallo scolastico al CNAF, centro di calcolo dell’INFN a Bologna, e qui ricostruiti e resi disponibili ai ricercatori e docenti e studenti coinvolti nel progetto. Un sofisticato sistema di monitoraggio online permette di intervenire in tempi rapidi se viene riscontrato un problema in una stazione della rete. Una volta al mese poi le scuole EEE si collegano in videoconferenza per discutere lo stato del progetto, ritrovandosi poi a Erice per l’annuale conferenza di approfondimento.

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