Willie Peyote: Non è il mio genere, il genere umano

Willie Peyote: Non è il mio genere, il genere umano

Nella scena rap italiana ci sono nomi di spicco che sono costantemente sulla bocca di tutti, come Gemitaiz, Fabri Fibra, Salmo e tanti altri. Però Soundwave vuole dare spazio anche a quei rapper che non tutti conoscono o di cui non si conosce storia o carriera musicale. Come in precedenza abbiamo trattato di Caparezza (dove potete trovare l’articolo qui), in questo articolo parleremo di Willie Peyote. I suoi testi che trattano temi sociali sono famosi per essere diretti e per lasciare poco spazio ai fraintendimenti. Tuttavia, nonostante il suo discreto successo che gli ha permesso di fare persino una collaborazione con Shaggy, non sono in molti a poter dire di conoscere veramente il rapper torinese. Soundwave, quindi, vuole colmare questo vuoto nelle menti delle persone con l’articolo di oggi.

 

Qui sotto: Portapalazzo (Sindrome di Tôret – 2017)

 

Partendo dal principio: chi è Willie Peyote? Il suo vero nome è Guglielmo Bruno e nasce a Torino nel 1985. Figlio d’arte, si avvicina alla musica sin da piccolo, cominciando anche a suonare la batteria, suonando principalmente Rock e Punk. I primi anni 2000 si avvicina allo stile di vita Hip Hop e di conseguenza alla musica rap. Inoltre, nelle sue canzoni richiama spesso l’aver lavorato all’interno di un call center, per poi lasciare il suo lavoro e dedicarsi completamente alla musica. Cominciò a pubblicare le sue canzoni su SoundCloud, con un EP chiamato Manuale del giovane nichilista, ma il primo vero e proprio album arriva nel 2013: Non è il mio genere, il genere umano.

 

L’album fu inizialmente reso disponibile gratuitamente tramite download, ma più tardi sarà ripubblicato con cinque canzoni inedite, tra cui Dj e Call Center, di cui per l’appunto parla del suo lavoro da impiegato in un Call Center. L’album in sé riscuote un timido successo, ma servirà per far capire al pubblico la visione del mondo che possiede il rapper. Oltre a Dj e Call Center, nell’album si possono trovare altri pezzi come Oscar Carogna, Don’t Panic, TmVB, Turismi e Glik.

 

Qui sotto: Dj e Call Center (Non è il mio genere, il genere umano – 2014)

 

Dopo un anno e mezzo di lavoro esce Educazione Sabauda, primo album di Willie Peyote a riscuotere un vero e proprio successo. Nel 2017, il rapper fu invitato al programma Che Tempo Che Fa per cantare una delle sue canzoni: Io non sono razzista, ma…, che risulta essere uno degli esempi più puri di testi di Willie Peyote: diretti, provocatori e senza censure. Tutto l’album prende di mira artisti, persone, ideologie o partiti politici, rendendo Willie Peyote il “nichilista” per eccellenza nella scena rap italiana. Altre canzoni che si possono trovare all’interno dell’album sono Che bella giornata, C’era una Vodka, Interludio e Giudizio sommario.

 

Qui sotto: Io non sono razzista ma… (Educazione Sabauda – 2016)

 

Nel 2017 invece esce Sindrome di Tôret, gioco di parole tra Sindrome di Tourette e il Tôret, ovvero le fontanelle d’acqua che si possono trovare in giro per Torino. L’album racchiude diverse sfumature musicali, tra cui funk e jazz, ma soprattutto il rock e l’hip hop, i due generi con cui Willie Peyote è cresciuto musicalmente. Rispetto all’album precedente, in Sindrome di Tôret il rapper utilizza un tono più pacato ma rimane tagliente nei testi, ad esempio I Cani, C’hai Ragione Tu, Il Gioco Delle Parti, Vilipendio ma anche testi più indie come Ottima Scusa, Le Chiavi In Borsa, Metti Che domani e Portapalazzo.

 

Qui sotto: I Cani (Sindrome di Tôret – 2017)

 

Nel 2019, dopo la pubblicazione dei due singoli La Tua Futura Ex Moglie e Mango, esce un altro degli album più apprezzati: Iodegradabile. L’album non ha un tema ben preciso, infatti parla di svariati argomenti, tra cui la gettonata relazione terminata, ma tenendo anche temi delicati come il razzismo e in generale la xenofobia. Oltre alle già citate in precedenza La Tua Futura Ex Moglie e Mango, si possono trovare altre canzoni come Mostro, Quando Nessuno Ti Vede, Miseri e Semaforo. Nel 2020 doveva iniziare la tournée dell’album ma l’arrivo dell’epidemia Covid la ritardò di un anno. 

 

Qui sotto: La Tua Futura Ex Moglie (Iodegradabile – 2019)

 

Nel periodo Covid, Willie Peyote collabora con Don Joe e il rapper americano Shaggy per la creazione del singolo Algoritmo. Nello stesso anno esce La depressione è un periodo dell’anno, che parla delle complicanze del Covid e della vita in quarantena. L’anno seguente, nel 2021, partecipa a Sanremo con Mai Dire Mai (La Locura), dove si classifica sesto, però vincendo il premio Mia Martini. Nessuna di queste tre canzoni finisce nel prossimo album dell’artista uscito nel 2022: Pornostalgia.

 

Qui sotto: Mai Dire Mai (La Locura) (Singolo – 2021)

 

Pornostalgia è l’ultimo album attualmente pubblicato da Willie Peyote. Nell’album sono presenti diverse collaborazioni con cantanti, come i FASK (Fast Animals and Slow Kids) e Jake La Furia, ma anche personaggi di spicco come Michela Giraud e Emanuela Fanelli. A livello di testi invece, il rapper parla più al personale in molte canzoni, come Robespierre in collaborazione con i FASK, ma tenendo comunque canzoni che parlano di temi sensibili come All You Can Hit. Altri brani degni di un ascolto sono UFO, Fare Schifo (con Michela Giraud), La colpa al vento, Hikikomori e Sempre lo stesso film.

 

Qui sotto: Fare Schifo (Pornostalgia – 2022)

 

Attualmente il rapper non ha annunciato alcuna creazione di un disco, però è rimasto attivo apparendo in diverse canzoni di vari artisti tra cui DJ Fastcut, Fudasca e Fulminacci, in più ha rilasciato due nuovi singoli: Picasso e Frecciarossa. Si pensa che finita la tournée attualmente in corso, Willie Peyote comincerà a lavorare al nuovo album. Sappiamo già che ci aspetterà un’altra forte dose di nichilismo e coerenza coi suoi pensieri.

 

Qui sotto: Frecciarossa (Singolo – 2023) 

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